L’estate è sicuramente la stagione più attesa, ma la nota dolente che accompagna la bella stagione sono sicuramente le punture di insetti e animali marini. Vediamo nel dettaglio come ti come riconoscere le puntere degli insetti, come curarle ed eventualmente come prevenirle.
Punture di zanzara
La zanzara comune europea è stata quasi completamente sostituita dalla zanzare tigre che è più aggressiva. La reazione alla puntura si manifesta con ponfi e prurito intenso, a volte però si può formare una vescicola sul ponfo con fuoriuscita di liquido sieroso, a volte anche ematico.
Morso di zecca
Il morso di zacca può avvertirsi anche dopo 6/7 ore, poiché l’anestetico che inietta è molto potente e quindi può tardare la sintomatologia dolorosa. È importante rimuovere la zecca rapidamente facendo attenzione a non lasciare la testa sotto pelle. Può dare manifestazione più gravi oltre al semplice morso, come la Malattia di Lyme, patologia che coinvolge l’organismo con senso di malessere generale, febbre, dolori muscolari e articolari e deve essere assolutamente trattata.
Punture di vespe, api e calabroni
Le reazioni a questi insetti variano in base al veleno inoculato e alla sensibilità del soggetto, vanno da dolore molto intenso a fastidio, prurito e irritazione, gonfiore edema fino ad arrivare ai casi più gravi con shock anafilattico.
Morso di ragni
Nella maggior parte dei casi, gli effetti non sono gravi di solito provoca disturbi lievi come arrossamento, gonfiore e prurito localizzato. Raramente si può manifestare dolore intenso, tossicità sistematica, reazioni allergiche e la ferita può diventare necrotica ma dipende dal tipo di ragno con cui si è venuti in contatto. In Italia sono presenti, tra i più pericolosi, il ragno violino, la tarantola e la vedova nera. In tal caso lavare la ferita con acqua e sapone evitando disinfettanti aggressivi e applicare del ghiaccio e contattare immediatamente il medico.
Morsi di pappataci
Il morso rilascia un anticoagulante che provoca reazioni come rossore, gonfiore, prurito e dolore. A volte può provocare la cosiddetta “febbre da pappataci” simile all’influenza con aumento della temperatura corporea, brividi malessere e mal di testa. Il tutto scompare in 3/4 giorni. La reazione allergica si manifesta con la comparsa di lesioni mucolo-papulose che provocano prurito e dolore fino allo shock anafilattico. Se l’insetto è contaminato può essere vettore di leishmaniosi.
Puntura di medusa
In seguito alla puntura di medusa si raccomanda di non sfregare la zona colpita, uscire dall’acqua e tamponare con una spugna acqua di mare calda (45/50*) in modo da inattivare il veleno. Anche l’ammoniaca e efficace sempre in seguito ad abbondante risciacquo della zona.
Puntura di tracina
Anche in questo caso acqua calda di mare è utile per inattivare il veleno seguita da una crema cortisonica, fare particolare attenzione a rimuovere le spine che potrebbe lasciare la tracina durante la puntura.
Cosa fare
Nei casi di comune puntura, impacchi di ghiaccio e il classico “dopo puntura” sono efficaci per alleviare i fastidi.
Nei casi in cui:
– i sintomi peggiorano dopo 2 o 3 giorni;
– l’arrossamento si espande e la zona diventa gonfia e dolente o mostra segni di infezione con pus
– compare malessere generale con febbre, dolori muscolari e articolari, rigonfiamento dei linfonodi, mal di testa, tosse e affaticamento, difficoltà respiratorie
Contattare immediatamente il medico o il 118.
Rimedi naturali contro le punture di insetto
I rimedi naturali possono distinguersi in preventivi e lenitivi.
Dato che il più delle volte gli insetti sono attratti da stimoli olfattivi è proprio con l’alterazione del profumo cutaneo che si possono tenere lontani; sono principalmente lozioni a base di citronella, basilico e geranio.
Per decongestionare il gonfiore, e lenire prurito e bruciore molto efficace sono: gel di aloe vera, calendula e oli essenziali di lavanda
Se hai bisogno di aiuto o di un consiglio siamo sempre qui per aiutarti.